Cucina fusion: tradizioni che si incontrano

Per molti solamene una tendenza del momento, per altri il futuro della gastronomia, la cucina fusion è quanto di più apprezzato e raffinato possano proporre ristoranti e locali. La costante trasformazione culturale che contraddistingue i nostri tempi, la ricerca di idee innovative e la fusione e l’abbattimento di concezioni appartenenti al passato ha influenzato in maniera notevole anche il mondo della gastronomia, dando origine a quella che viene da tutti definita cucina fusion, termine di origine anglosassone in grado di rendere perfettamente l’idea di unione di sapori, culture e tradizioni. Proprio su questo matrimonio si basa la cucina fusion, la quale sposa ingredienti di una tradizione culinaria come per esempio quella italiana, con altre per dar vita a nuove ricette, nuovi piatti e nuovi sapori.
Nonostante quella del cibo etnico sia una tendenza divenuta popolare solamente negli ultimi anni, in realtà la cucina fusion di moderno ha ben poco. Scopriamo insieme il perché.

Storia della cucina fusion

Come brevemente anticipato nel paragrafo introduttivo, al contrario di quanto si pensi la cucina fusion affonda le sue radici nel passato. Nonostante in molti abbiano iniziata ad apprezzare solamente adesso, questa è sempre stata una costante della vita tutto noi. La cucina fusion è, infatti, il risultato di viaggi, contaminazioni e curiosità che hanno sempre caratterizzato l’esistenza umana. Basti pensare ai moltissimi italiani che, soprattutto nel secolo scorso, si trasferivano all’estero con la speranza di migliorare la propria condizione di vita. La conoscenza di persone del luogo e l’assunzione di abitudini sempre più simili a quelle del paese ospitante ha, quindi, provveduto a influenzare in modo significativo la materia gastronomica, provocando una fusione di culture culinarie e di ingredienti che, fino a quel momento, non avevano alcun elemento in comune.
Quanto appena letto ci permette di affermare che la cucina fusion di moderno ha davvero nulla. Alimenti come i pomodori, le patate e il mais sono oggigiorno parte integrante della dieta di tutti noi, ma fino a secoli fa questo crescevano solamente in altri continenti. Tale contaminazione è ancor più visibile nelle preparazioni. Gli italiani emigrati in America agli inizi del ‘900 ha contribuito a creare una delle cucine più apprezzate d’oltreoceano, quella italo-americana, mentre i soldati statunitensi arrivati in Italia sul finire del secondo conflitto mondiale ci hanno permesso di scoprire alimenti fino a quel momento sconosciuti: bacon, burro di arachidi, avocado e molto altro ancora.

Un lungo processo culturale

Ognuno degli alimenti illustrati rappresenta, per noi, un qualcosa che c’è sempre stato. In realtà, soprattutto in passato, l’integrazione di nuovi alimenti non è sempre stata una cosa immediata. Contaminare in maniera significativa la tradizione culinaria di un paese, ancor di più se questo è paese è l’Italia, è, infatti, un processo lungo, iniziato con l’esplorazione e la colonizzazione dei continenti da parte di alcune importanti potenze mondiali.
Ecco perché parlare della cucina fusion solamente come una moda è qualcosa di sbagliatissimo. Ovviamente, oggigiorno, la globalizzazione ha dato il via a un forte processo di contaminazione che consente di assaporare piatti tipici del nostro paese anche dall’altra parte del mondo.

Ricette fusion: alcuni esempi

In Italia, il termine cucina fusion viene principalmente utilizzato per indicare locali e ristoranti il cui menù propone preparazioni tipiche della tradizione culinaria orientale leggermente rivisitate al fine do soddisfare palati meno abituati e determinati sapori. Basti pensare al riso cantonese, ricetta tipica cinese realizzata, però, mediante l’impiego di verdure del nostro territorio. Un altro esempio è la carne di angus, originaria della Scozia ma spesso soggetta all’aggiunta di germogli di soia. Insomma la cucina fusion è più che mai popolare e di ricette che mescolano in maniera accurata due culture apparentemente differenti ce ne sono davvero moltissime, non resta che assaggiare!